Rispetto al tema della mobilità alternativa, Cagliari ha avviato da tempo una serie di azioni per riqualificare lo spazio urbano, riducendo gli ambiti destinati ai mezzi privati motorizzati a favore della mobilità sostenibile, definendo linee guida per una mobilità alternativa tra il capoluogo e i comuni limitrofi, per gli spostamenti quotidiani e per attivare nuovi itinerari per la fruizione ricreativa del territorio vasto. Questi e altri dati rientrano nel PUM (Piano Urbano della Mobilità) che individua un insieme organico di interventi sulle forme di mobilità relative a infrastrutture, tecnologie, regolazione della domanda di trasporto, attraverso i sistemi di controllo e supervisione del traffico.
Quest’ultima urgenza è particolarmente sentita anche alla luce dell’ingente traffico di pendolari che con i loro veicoli privati entrano quotidianamente in città.
Il dato critico è rappresentato dalla distribuzione modale di tale flusso di traffico, che vede solo il 15% degli spostamenti effettuati con i mezzi pubblici e il 17% a piedi o in bici. Quest’ultimo dato trova conferma nel fatto che le piste ciclabili nel capoluogo sono ancora limitate mentre non esiste nessuna sistema di collegamento ciclopedonale tra Cagliari e l’area vasta.
In questa prospettiva si definisce l’accordo di programma denominato “Programma Integrato per lo sviluppo urbano e la mobilità ciclabile, pedonale e pendolare nell’area metropolitana di Cagliari”, sottoscritto nel 2012 da Regione, Provincia, Comune di Cagliari e Comuni dell’area vasta, accordo che prevede circa 15 chilometri di piste ciclabili in città e circa 70 chilometri di piste collegate tra loro in tutta l’area vasta.
Anche PON Metro interviene nella politica di estensione della rete ciclo-pedonale che consentirà ai residenti del Comune di Cagliari e dei Comuni dell’area vasta di muoversi secondo mobilità alternative all’auto privata e indirettamente porterà, tra l’altro, al decongestionamento dal traffico motorizzato, alla diminuzione dell’impatto ambientale (inquinamento atmosferico e acustico) del traffico in città, alla riduzione del fabbisogno di carburante.
La realizzazione della rete di percorsi ciclabili e pedonali è caratterizzata dalla compresenza della scala micro – locale di quartiere e di una di medio o lungo raggio, di valenza urbana e metropolitana in modo da integrarsi con la rete già esistente e con le reti ciclabili presenti nei comuni dell’area metropolitana al fine di favorire e incentivare gli spostamenti pendolari attraverso i mezzi non motorizzati a due ruote.
La prevista rete di connessioni si articola secondo cinque corridoi di percorrenze che consentiranno complessivamente la realizzazione di 25 km di nuovi percorsi.
Un'ulteriore intervento, altri 3 km di piste, prevede il collegamento delle piste esistenti e la realizzazione di due velostazioni con il rafforzamento del bike-sharing nei nodi di interscambio con gli altri sistemi di mobilità in modo da rafforzare la mobilità ciclopedonale nel quadro delle iniziative a favore della mobilità sostenibile.